Cartelle esattoriali, se vuoi rateizzare il tuo debito c’è un modo molto semplice che puoi adottare; ecco quale.
Quando si ha un debito, specialmente con il Fisco, si ha sempre l’ansia di doverlo ripagare al più presto, per evitare di incorrere in sanzioni ben peggiori. Come sappiamo, infatti, si può incorrere in fermi amministrativi oppure in pignoramenti non pagando, per cui è chiaro che farlo sia sempre la soluzione migliore. Per riuscire a far fronte ai propri debiti, tuttavia, c’è anche la possibilità di rateizzare, in modo da riuscire ad assolverli quanto prima.
Vi è un modo per rateizzare le cartelle esattoriali, che in genere sopraggiungono quando non si è pagato più un determinato importo, e che impongono la cifra dovuta. Si può infatti pagare in un’unica soluzione, oppure chiedere di rateizzare. Negli ultimi tempi, è stata proprio l’Agenzia delle Entrate a spiegare come richiedere la rateizzazione. È possibile ascoltare sul sito dell’Ader anche in video.
Cartelle esattoriali, come richiederne la rateizzazione
Ogni contribuente può avere l’opportunità di rateizzare il proprio debito con il Fisco, se non possono pagare in unica soluzione. La rateazione ordinaria dura 6 anni, ossia 72 rate, mentre la straordinaria può anche raggiungere i 10 anni. Il massimo, per ciò che concerne una rata, è 50 euro. Se le cartelle hanno un importo di massimo 120 mila euro, allora si possono rateizzare in 6 anni e per richiederle bisognerà farlo dal sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, scegliendo, per singola cartella, la voce Rateizza adesso.
Se l’importo da restituire oltrepassa i 120 mila euro, bisognerà compilare il modello R2, da mandare a un indirizzo Pec specifico indicato nel modulo. Per la dilazione bisogna allegare all’istanza anche Isee e spiegare in che condizione economica si versa, per cui si sta richiedendo la rateazione.
Si può chiedere anche una dilazione in 120 rate, ma bisogna poter provare di riuscire a pagare. La dilazione può essere concessa se l’importo della rata oltrepassa un quinto del reddito mensile, come si attesa nell’Isee. Il piano di rateazione può decadere se si è inadempienti, ossia se non si pagano certe rate (se ne possono saltare un massimo di 8, anche non consecutive, oltre, si è fuori dal piano). Oppure, se il contribuente che ha chiesto di dilazionare muore o se la società che ha contratto il debito è rimossa dal registro imprese.
Per questo motivo, è sempre bene cercare di organizzarsi in modo da riuscire a dilazionare il debito nel tempo e far fronte a esso.