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Conguaglio 730, attenzione se hai debiti: solo così eviti la maxi trattenuta in busta paga

Come evitare, in caso di debiti, un importante trattenuta nella prima busta paga utile? La procedura alternativa.

Ci troviamo nel periodo caldo dedicato alla compilazione della dichiarazione dei redditi mediante la quale, a seguito dell’invio all’Agenzia delle Entrate, potranno emergere crediti ovvero importi da ricevere oppure debiti, somme da versare all’Erario. Crediti e debiti fanno riferimento al rapporto tra le somme versate al sostituto d’imposta ed eventuali rimborsi Irpef derivanti da detrazioni di varia natura.

come evitare la trattenuta in busta paga
La procedura per evitare la trattenuta sullo stipendio in caso di debiti Cantolibre.it

Qualora le somme da corrispondere risultino superiori a quelle da ricevere, ci si troverà di fronte ad un debito con il rischio di subire, con la prima busta paga utile, una maxi trattenuta qualora questa somma risultasse elevata. C’è un modo per evitarlo e pagare il dovuto in altra maniera? Scopriamo che cosa prevede la legge in tal senso.

730 a debito, come evitare la trattenuta in busta paga

Come dicevamo le ragioni per le quali il 730 può risultare a debito sono molteplici e comprendono anche chi ha fruito di bonus che non spettavano oppure chi, nel corso del 2023, ha avuto più di un sostituto d’imposta. Tra i casi specifici vi è ad esempio quello legato alla fruizione di detrazioni per familiare a carico godute in busta paga ma con redditi del familiare superiori ai limiti previsti per poter essere considerato fiscalmente a carico. Anche in questa casistica occorrerà dunque restituire le detrazioni godute erroneamente.

730 a debito, le possibili ragioni
Come funziona la rateizzazione del debito che emerge dal 730/2024 ANSA FOTO Cantolibre.it

Se nei casi di debiti di entità lieve non sussistono particolari problemi, le cose potrebbero cambiare qualora essi dovessero raggiungere importi piuttosto elevati. Il contribuente rischierebbe infatti di ritrovarsi a dover saldare in una sola volta tale ingente somma che, alle volte, potrebbe risultare ben superiore alle proprie possibilità. Esiste però una soluzione alternativa alla maxi trattenuta sullo stipendio ed è la rateizzazione, una possibilità offerta dal Fisco allo scopo di rateizzare l’Irpef a debito. Con un limite massimo di sette rate, a patto che la dichiarazione dei redditi venga presentata nel primo mese utile.

Si tratta di un’opportunità vantaggiosa perché consente di pagare in maniera dilazionata, in differenti rate, entro il mese di dicembre 2024. Occorre però tener conto del fatto che all’importo saranno aggiunti, dalla seconda rata in poi, interessi mensili pari allo 0,33%. Soltanto chi ha inviato il modello 730 entro il mese di maggio avrà però la possibilità di sfruttare le sette rati, altrimenti andrà riducendosi la possibilità di dilazionare i pagamenti tenendo conto del fatto che il conto con il Fisco andrà comunque saldato entro dicembre.

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