Una nuova ondata di polvere sahariana sta per attraversare i cieli italiani, portando con sé non solo un cambiamento visivo del paesaggio ma anche preoccupazioni per la salute pubblica e l’ambiente.
Questi eventi non sono del tutto nuovi, ma la loro frequenza e intensità stanno aumentando, suscitando preoccupazioni riguardo alle loro origini e agli effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica. La polvere marziana, come viene poeticamente chiamata, è in realtà sabbia proveniente dai deserti del Sahara, che i venti forti trasportano attraverso il Mediterraneo fino alle nostre regioni.
Il fenomeno ha già toccato la Sardegna nelle ultime ore ed è destinato a influenzare gran parte della penisola fino a domenica 23 giugno. Andiamo a vedere insieme tutti i dettagli.
L’arrivo della Polvere Sahariana
Secondo le ultime previsioni fornite dal centro europeo Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), l’Italia si prepara ad accogliere una significativa ondata di polvere proveniente dal Sahara. Questo evento climatico inizierà a manifestarsi con maggiore intensità nel pomeriggio di oggi, interessando principalmente il Centro-Nord. Le regioni più colpite saranno quelle della Pianura Padana e le aree tirreniche di Toscana e Lazio.
Il fenomeno si estenderà verso il Centro-Sud dell’Italia, toccando in particolare Puglia, Molise e Campania. Gli ultimi residui di questa ondata saranno visibili in Sicilia e Calabria durante la giornata di domenica. È importante sottolineare che questo evento non riguarderà solo l’Italia, ma avrà un impatto anche su altre parti dell’Europa come la Francia e alcune aree dell’Europa centrale.
Le conseguenze delle ondate di polvere sahariana vanno oltre il semplice aspetto visuale o estetico. Infatti, questi eventi hanno un impatto diretto sulla qualità dell’aria che respiriamo aumentando temporaneamente la concentrazione delle polveri sottili nell’atmosfera. Ciò può avere ripercussioni negative soprattutto per coloro che soffrono di patologie legate al sistema respiratorio, potendo causare difficoltà respiratorie in casi estremi.
Nonostante le ondate di polvere del Sahara non rappresentino una novità per l’Italia (avvenendo più volte all’anno), è importante evidenziare come frequenza e intensità stiano aumentando a causa del riscaldamento globale. Questa tendenza richiede un monitoraggio costante dato che potrebbe avere effetti duraturi sulla qualità dell’aria nel lungo termine.
La particolare colorazione rossiccia della polvere sahariana è dovuta alla presenza di minerali contenenti ferro come ematite, magnetite e maghemite. Queste sostanze conferiscono alla polvere proprietà magnetiche ed è proprio questo mix minerale a dare alla terra sahariana quel caratteristico colore rossastro simile alle superfici marziane.
Mentre ci prepariamo ad assistere a questo affascinante quanto preoccupante fenomeno naturale nei prossimi giorni, diventa sempre più evidente quanto sia cruciale comprendere ed affrontare gli effetti del cambiamento climatico sul nostro ambiente quotidiano.