Donald Sutherland, l’attore canadese noto per il suo ruolo nella saga di “Hunger Games”, è morto all’età di 88 anni.
La sua carriera è stata ricca e variegata e lo ha visto protagonista in oltre duecento film, tra cui capolavori come “Quella sporca dozzina”, “MASH” e i film italiani che hanno segnato un’epoca: “Casanova” di Federico Fellini e “Novecento” di Bernardo Bertolucci.
La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dal figlio Kiefer sui social media, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del cinema e non solo.
Gli esordi sotto una stella italiana
Nato a Saint John, New Brunswick (Canada), il 17 luglio 1935, Sutherland crebbe in una piccola città della Nuova Scozia dove iniziò la sua carriera come deejay a soli quattordici anni. La passione per il teatro lo colse durante gli studi universitari a Toronto, portandolo infine agli esordi cinematografici in Italia con il film horror “Il castello dei morti vivi” (1964). Questa esperienza fu solo l’inizio di una straordinaria avventura artistica che lo vide brillare sia sul grande schermo internazionale sia nelle produzioni italiane.
La collaborazione con Federico Fellini nel film “Casanova” rappresentò uno dei momenti più significativi della carriera di Sutherland. L’attore canadese fu profondamente influenzato dal genio creativo del regista italiano, tanto da considerare le cinque settimane trascorse sul set come una delle esperienze più formative della sua vita. Lavorare con Fellini non solo gli permise di esplorare nuove dimensioni artistiche, ma anche di ricevere un’apprezzamento personale quando il regista definì la loro opera comune come il suo miglior lavoro.
Oltre ai suoi indimenticabili ruoli cinematografici, Donald Sutherland si distinse anche per il suo impegno sociale e politico. Antimilitarista convinto e attivo oppositore dell’intervento americano in Vietnam, trovò nella recitazione un mezzo per esprimere le sue convinzioni personali. Il suo ruolo nell’iconico film “MASH” (1970) ne è un chiaro esempio: attraverso la satira e l’umorismo nero, riuscì a lanciare un potente messaggio contro la guerra.
La scomparsa di Donald Sutherland lascia un vuoto profondo nel panorama cinematografico mondiale. La sua capacità di interpretare personaggi complessi e sfaccettati ha arricchito ogni pellicola alla quale ha preso parte. Dalle commedie brillanti alle intense narrazioni drammatiche fino alle grandi saghe epiche come quella degli Hunger Games dove interpretava il Presidente Snow.
Sutherland lascia lascia una straordinaria eredità artistica ed una famiglia legata al mondo dello spettacolo. I suoi figli Kiefer Rachel e Rossif, infatti, sono testimoni del talento e della passione che hanno animato la vita dell’attore fino all’ultimo giorno.