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Se hai prenotato in queste mete per le vacanze faresti meglio a controllare: l’accesso diventa vietato

In molti hanno già prenotato le proprie vacanze nelle seguenti mete turistiche, ma ora l’accesso è diventato vietato. Meglio controllare.

L’estate è sempre più alle porte e seppur in Italia vi siano delle spiagge spettacolari e capaci di poter ospitare anche un gran numero di turisti, in molti hanno optato per altre mete. Ovviamente, i luoghi preferiti sono quelli nei pressi delle coste, ma non tutti sanno che per le prossime vacanze è meglio controllare se siano accessibili. Infatti, in alcuni luoghi sono stati  posti dei divieti, giacché necessitano di una particolare cura che non è possibile effettuare quando ospitano il turismo di massa.

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Vacanze, la meta vietata ai turisti – Cantolibre.it

Sono diverse le persone che hanno già prenotato il volo e il pernotto; meglio, quindi, controllare nel caso in cui ci si stia recando in una zona vietata ai villeggianti. In tal caso, vi sono delle alternative e delle attività da svolgere per poter evitare di rimanere a bocca asciutta. Vediamo, quindi, nei prossimi paragrafi come ci si può muovere in questi casi, cercando di salvare il salvabile tramite delle alternative valide.

Anzitutto, partiamo dal fatto che i luoghi che saranno vietati al turismo di massa necessitano di essere conservati nel migliore dei modi. Inoltre, a subire i pesanti risultati di un numero superiore di villeggianti a quello idoneo per una capienza giusta di essi sul territorio sono anche gli abitanti.

Meta turistica vietata, se hai già prenotato il viaggio puoi muoverti in questo modo

Non sempre l’arrivo di villeggianti in massa su un territorio può essere una risorsa da sfruttare da parte di chi lo vive. In effetti, spesso può causare scarsità nelle risorse, idriche e non solo, oltre che una minaccia alla cultura, all’aumento dei prezzi sugli alloggi e alla biodiversità dei luoghi in questione.

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Canarie, proteste e normative sul turismo di massa – Cantolibre.it

Questa volta, però, i cittadini delle isole spagnole Canarie hanno deciso di scendere in piazza e far sentire la loro voce contro il turismo di massa. Lo hanno fatto per poter trovare delle soluzioni a un problema che si sta facendo sempre più pressante. L’idea è stata quella di contingentare le entrate sulle isole, così da poter preservare tutto ciò che viene minacciato dall’arrivo dei turisti.

Non solo le Canarie, ma anche tanti altri siti nel mondo stanno cercando di affidarsi a un numero limitato di accessi durante le stagioni. Alcuni di essi hanno scelto una cadenza annuale, mentre altri per quella mensile. Al momento, il governo locale ha applicato una tassa per l’accesso a determinati spazi protetti, come il Parco nazionale di Timanfaya, i cui ricavati saranno utilizzati per proteggere l’ambiente dell’isola, ma anche per la gestione dei tanti rifiuti in arrivo con il turismo di massa (Lifagate.it).

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