Stanotte ho fatto un brutto sogno , saranno stati i peperoni di ieri sera che normalmente non digerisco , o l’avvento della primavera che in genere mi produce irrequietezza e una inquietante euforia.
Ho sognato che la mia città diventava palcoscenico di uno spettacolo inatteso , una sorta di Circo Barnum che si aggirava per Napoli occupando tutto quello che c’era da occupare , da Piazza Plebiscito al Maschio Angioino , con un corteo multicolore fatto da banda di piazza e giocolieri in costumi luccicanti , da trampolieri instabili e da carrozze con principessa delle fiabe. Il tutto condito da limousine in affitto e coriandoli multicolori sparati da cannoni strategicamente piazzati , da allegrie contagiose e baci di spose mature e già vedove che non esitavano a presentarsi in abito bianco con lungo codazzo strisciante il selciato insieme allo sposo in abito grigio fosforescente . E che salutavano con benevolenza il popolo plaudente che formava due ali di folla che da Secondigliano, periferia di Napoli, si dirigeva minacciosamente al centro della città per portare la loro allegria pacchiana e un modo di celebrare un matrimonio che si ricorderanno in molti e per molto tempo.
E, nel sogno che si tramutava in incubo, non mi colpiva tanto la tamarragine dell’evento, i cavalli bianchi che trainavano la carrozzella e gli abiti fine ottocento che i partecipanti al matrimonio indossavano con la goffaggine di chi è abituato a vestirsi con tute e felpe: in questo caso parliamo di gusti, ed ognuno ha i suoi, e se si vogliono arredare le loro case con mobili finto chippendale e poltrone dorate che sembrano troni di regnanti d’altri tempi saranno pure fatti loro.
Rimanevo ( sempre nel sogno) sbalordito dalla appropriazione di spazi comuni usando l’arroganza di chi ti mette di fronte ad un fatto compiuto che diventa incontenibile e incontrollabile, ad un modello culturale che se ne fotte del buon gusto ( e questo può essere) ma soprattutto se ne fotte di regole e valori comuni che prevedono il rispetto degli altri e delle cose che appartengono a tutti.
Il mio spirito guida nel sogno mi raccontava con pazienza e rassegnazione che si trattava di un popolare cantante neomelodico che si sposava con la vedova di un camorrista, e già questa è una storia che nella oleografia più bieca può trascinarci da Eduardo De Filippo a Mario Merola , fino a raggiungere la serie di gomorra e dei suoi derivati : lui giovane e popolare , lei più matura ma sempre femmina come spesso sanno esserlo le donne popolane , un amore tra i dischi trash e i cantanti neomelodici , l’ebrezza di “nu matrimonionapulitane” , il narcisismo imbevuto di denaro che non si sa da dove viene , l’arroganza e la pacchianeria misti a una storia di camorra per via del defunto trucidato su una spiaggia qualche anno fa , rendono la storia un romanzo e poi uno spettacolo, con loro i contenti protagonisti , e con ammiratori plaudenti e sfarzo senza vergogna.
Ma questo spettacolo rende noi , dolorosamente , gli attoniti spettatori.
Come attoniti devono essere rimasti i militi che dovrebbero presidiare Piazza del Plebiscito , visto che hanno fatto passare minacciose Hammer scure che portavano la sposa al suo addio al celibato senza intervenire. Attoniti e basiti anche quando hanno visto montare il palco in piazza , dando l’idea di essere rimasti paralizzati dallo stupore oppure, peggio, complici di quello scempio . Lo stesso scempio avvenuto il giorno delle nozze vere e proprie , con tanto di trombettieri nel Maschio Angioino chiuso al pubblico e ad un convegno sulla camorra per dare vita allo spettacolo di un matrimonio indimenticabile e dal sapore camorristico .
Ma, riflettevo in sogno con il mio spirito guida , quelli sono modelli culturali che prevedono lo sfarzo e l’esibizione , tanto più che si tratta di cantanti e produttori discografici , e che a guardare bene non hanno commesso apparentemente alcun reato, e che il senso di spettacolo – dato anche dalla presenza di ospiti venuti direttamente dalle più trash esperienze televisive – sono elementi che hanno reso il video del cantante visibile centinaia di migliaia di volte in un giorno. E quindi hanno anche prodotto un po’ di denaro , magari non come Fedez e Ferragni , altri esibizionisti di professione dello spettacolo a cui i due sposini si sono però avvicinati parecchio.
Nel mio sonno agitato ricordo solo che chiedevo con insistenza a qualcuno che non ricordo bene , una figura indistinta che aveva a volte le fattezze del mio Sindaco ed altre quelle di un assessore giovane e carina e con i biondi capelli lunghi , “perché?….perché?” . Perché , mi sono chiesto arrotolandomi tra le lenzuola , accade tutto questo in una città che ha giustamente adottato la politica della riappropriazione degli spazi da parte dei cittadini , dei beni comuni e dell’accoglienza , ma che a volte si fa sfuggire di mano la situazione ed il controllo , producendo tutto quello che nel sogno mi portava inquietudine e anche un po’ di vergogna? Perché vi siete fatti turlupinare da fenomeni da baraccone , dai loro soldi e dal loro uso, e dalla cattiva funzionalità sul territorio di chi dovrebbe vigilare e fare rispettare i valori comuni su cui anche voi concordate? Insomma, cosa non ha funzionato?
La risposta , almeno nel sogno , non è arrivata , per cui non saprò mai cosa non ha funzionato in questa storia .
Sicuramente non ha funzionato il mio stomaco, visto che mi ha chiesto con delicatezza di non mangiare mai più i peperoni di sera
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Meraviglioso!