Il 10 Dicembre è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, la data non è stata scelta a caso perchè il 10 Dicembre del 1948 venne promulgata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione Universale dei Diritti Umani.
Un documento tradotto in moltissime lingue che sancisce i diritti di tutte le persone come esseri umani, al di là di ogni condizione economica , sociale e culturale.
Il riconoscimento della dignità della vita di tutti gli esseri umani ci pone il costante obiettivo di realizzare la libertà, la giustizia e la pace in tutto il mondo.
Purtroppo tale diritto continua ad essere ignorato e calpestato spesso con incredibili barbarie, con manifestazioni di razzismo, a volte delittuose,discriminazioni di ogni tipo ed emarginazione che colpisce le popolazioni più povere.
Tutelare i diritti umani è un impegno che riguarda tutta la comunità,in ogni situazione e circostanza, perché ogni giorno incontriamo storie di discriminazione e di diritti violati.
Anche se oggi ,la sessualità nelle persone disabili è vista in modo meno stereotipato e vincolato a particolari pregiudizi, ci sono aree che restano ancorate a certi tabù.
Una recente indagine realizzata da Arcigay sulla omo-disabilità ha evidenziato come l’omosessualità aggiunga alla disabilità un elemento negativo in più che porta difficoltà relazionali molto serie , in particolare è molto importante il rapporto con la famiglia ed il supporto che riesce a dare, avere una famiglia forte alle spalle, che permette di accettarsi con serenità e di affrontare le proprie diversità pubblicamente, sentendosi protetti e supportati è fondamentale. La mancanza di tale supporto può portare a scelte disperate.
Chi vive questa condizione si scontra con un doppio rifiuto, una doppia discriminazione e si ritrova a fare un doppio coming-out , da disabile e da omosessuale.
Il punto dolente è la ricerca di partner affettivi e sessuali che sono spesso fonte di delusione e frustrazione perché il mondo omosessuale viene percepito in continua ricerca della perfezione estetica.
Lo stesso accesso ai locali d’incontro spesso è precluso da barriere fisiche e ambientali e quindi internet e le chat rappresentano l’unico mezzo per relazionarsi.
Tuttavia l’handicap gay fino a poco tempo fa invisibile, comincia ad uscire allo scoperto a rivendicare il proprio diritto e bisogno di sentirsi parte integrante della nostra comunità.
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