Non passa giorno che il nostro Primo ministro al quale non si possono negare doti “particolari” – (considerando tutte le importanti riforme di cui per anni si è parlato ma che solo sotto il suo governo sono state sottoposte al vaglio del parlamento per l’approvazione) quando espone i suoi programmi, le ipotesi di “modernizzazioni” da fare o quelle già realizzate – per contrassegnare chi si oppone o fa obiezioni anche spirito costruttivo tira in ballo dei volatili notturni “i gufi”.
In questi giorni (dal 30 novembre) è all’esame del parlamento per la lettura la “legge di stabilità” – meglio conosciuta come “finanziaria” che è la legge più importante che un governo deve elaborare. Essa traduce in termini economici le scelte dell’organo direttivo (il Governo) e mostra come impatteranno sui cittadini e sulle loro finanze.
Dopo anni in cui si è sentito parlare di “manovre di bilancio” e di “leggi finanziarie” che mettevano le mani nelle tasche degli italiani il nostro Presidente del Consiglio urla ai quattro venti che l’epoca dei sacrifici è finita, che questa governo rilancerà l’Italia, che il nostro Paese sarà di nuovo alla ribalta dei più importanti consessi internazionali (secondo alcuni manca dall’epoca dell’impero romano) alla faccia dei “gufi”.
Ma veniamo alla manovra . Per non parlarne in dettaglio ed evitare di tediare il lettore ( ed anche perché non si conosce mai anzitempo quale sarà l’esito finale di questa “camaleontica creatura”) vorrei soffermarmi sui tre provvedimenti che sono stati più alla ribalta delle cronache:
1)il rilancio dell’economia attraverso lo sforamento dei tetti di stabilità stabiliti dagli accordi europei (la famosa flessibilità)- quella che viene chiamata politica espansiva;
2)l’abolizione dell’imu sulla prima casa;
3)l’aumento della soglia del contante per le transazioni da eu 1000 ad eu 3000;
Vediamo se questa manovra fatta da un governo “nuovo” guidato da un presidente giovane e positivo, in un’ottica di discontinuità – possa realizzare i “sogni” degli italiani – che poi sono banalmente quelli di trovare un lavoro (per i giovani), di non perderlo (per quelli che già lo hanno), di vivere in un luogo che dia veramente opportunità di potersi realizzare (a tutti cittadini ed immigrati), che abbia scuole, ospedali, centri culturali e di ricerca degni dei migliori paesi “sviluppati”.
Matteo Renzi è sicuro che tutto questo sarà fatto. Anche la legge di stabilità in corso di esame è parte di questo disegno che insieme alle altre riforme già attuate ed a quelle da attuare ci regaleranno una “nuova Italia”. Con questa legge di stabilità si ridà felicità alle persone (si tagliano le tasse sulla casa – il bene più amato dagli italiani , si aumenta la soglia per le transazioni in contanti – così tutti potranno spendere più soldi nelle boutiques dei marchi più famosi senza doversi sottoporre a stressanti procedure di controllo, si rilancerà l’economia attraverso inventivi e diminuzioni di tasse alle imprese (ancora da venire però), e magari ci si dimenticherannoanche i debiti. Insomma è una legge che “fa sognare”. E lo sappiamo che a tutti piacciono i sogni. Ovviamente i “gufi” sono banditi. Guai a chi si permette di fare la minima osservazione. E’finita l’epoca del “dolore economico”.
“Dolore economico”. Volutamente ho usato il termine “dolore”. Noi sappiamo da elementari rudimenti di medicina che il “dolore” è sintomo di qualche cosa che non va. Per toglierlo si può agire radicalmente sulle cause che lo provocano o si può solo anestetizzarlo (in questo caso il sollievo è temporaneo) , il dolore si ripresenterà quando il farmaco avrà finito il suo effetto.
Qualche gufetto si chiede allora: stiamo combattendo il male o ci stiamo “drogando” per non sentire il fastidio?
Andate viauccellacci del malaugurio! Non è questo il tempo del pessimismo! Perché ci volete rovinare la festa?Le cose sono cambiate … ! Basta rigore e sacrifici! Dobbiamo crederci e tutto andrà meglio!
Eppure… guardandoci attorno … “anche guardando il mondo che ci circonda attraverso occhiali dalle lenti rosa” qualche piccolo dubbio si insinua nella nostra mente e le certezze che ci piovono dall’alto ,comincia a vacillare. In questi casi solo la ragione – quella con la erre maiuscola, può fugare i dubbi e darci tranquillità. E allora proviamo a ragionare. Vediamo prima di tutto che è cambiato da tre anni a questa parte. Come maisiamo passati da “finanziarie di lacrime e sangue” (ovviamente sempre per i soliti – dato che per molti la festa non è mai finita) a leggi di stabilità del tipo “facci sognare”.
Ma oggi che c’è di diverso? Dell’elenco di cui sopra i primi due punti sono ancora attualissimi e sono un macigno per l’Italia per le sue generazioni attuali e future. Il terzo punto (capacità del governo), è da discutere se valga ancora o no e che cosa sia cambiato.
Sembrerebbe oggi che il nostro esecutivo sia ritenuto affidabile dalle autorità europee per affrontare anche le congiunture più difficili.
Questa riacquistata fiducia dipende dalla capacità (reale o presunta) di risolvere i gravi problemi del paese, che dimostra il nostro Matteo nazionale. Credetemi la questione (della reale o presunta capacità) non è di poco conto. Ne va del nostro futuro, delle nostre vite. In altri termini dobbiamo scoprire se Renzi è veramente capace di trovare soluzioni definitive alle ataviche questioni : delle lobby corporative che paralizzano la nazione; della modernizzazione del paese e dell’economia; della lotta all’evasione, alla corruzione ed allo spreco del danaro pubblico; della moralizzazione della società italiana che ci renda cittadini del mondo di serie “A” e ci faccia andare a testa alta senza farci sopportare facce di circostanza e risatine più o meno velate alle nostre spalle.
Ma questo direbbe il maestro Battisti “… lo scopriremo solo vivendo …” purtroppo aggiungo io.Intanto lui non vive più (si è chiamato fuori) e toccherà a noi, ai nostri figli e nipoti scoprirlo.
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