Riceviamo e pubblichiamo
di Andrea Di Giorgio
Manca poco, pochissimo, ormai alla serata delle stelle; la serata durante la quale, vestiti con lustrini e paillettes, con abiti ricamati e firmati dai migliori stilisti al mondo, grandi attori e personaggi del mondo dello spettacolo sfilano sul famoso tappeto rosso di Los Angeles, nella speranza di conquistare la famosa statuetta d’oro: l’Oscar.
Già perché la notte degli Oscar è la festa del cinema, il culmine dell’ Award Season, il periodo invernale durante il quale si consegnano i premi più ambiti del mondo dello spettacolo, che ha, appunto, come punta dell’iceberg, proprio l’Oscar.
Ma sono questi davvero un riconoscimento obiettivo e insindacabile? Vengono effettivamente premiati i migliori? Il dubbio sorge spontaneo vedendo come registi del calibro di Stanley Kubrick o il nostro Federico Fellini mai hanno avuto l’onore di ricevere l’ambita statuetta. Ed ho citato solo i primi due venutimi in mente.
Ai membri dell’Academy piacciono certi tipi di film: quelli drammatici, i biopic, i drammi umani. Ogni anno, sfido a dimostrare il contrario, fioccano le nomination per i film biografici.
Spesso ad essere premiato è il film “standard”, che rispecchia tutti i canoni dell’ “american dream”, i valori della loro grande nazione, preferibilmente se filo-repubblicani. Per questo sorprende un po’ l’ascesa al “potere” di Inarritu, super mattatore della cerimonia dell’anno scorso e favorito anche quest’anno.
Ma passiamo ad analizzare brevemente le categorie, i film e gli attori che si contenderanno quest’anno la statuetta.
Parto dal presupposto che non c’è il film capolavoro, nessuno si erge sopra gli altri per qualità, quindi in linea puramente teorica le sorprese potrebbero essere alla porta.
Il film con più nomination è Revenant – Redivivo, forte delle sue 12, compresa quella per miglior film, quella a Alejandro Gonzales Inarritu per il miglior regista e quella a Leonardo Di Caprio per il miglior attore protagonista. Il film è un bellissimo esercizio di estetica, una qualità della fotografia impressionante, come solo il grande Emmanuel Lubezki sa fare, ma che lascia un po’ perplessi per la storia, non così avvincente e che si perde in uno spiritualismo abbozzato e banalizzato.
E’ tutto l’anno, anzi, tutti gli anni che si parla del mancato riconoscimento a Leonardo Di Caprio, che costantemente sforna prestazioni attoriali di grande rilievo ma che mai è riuscito ad aggiudicarsi una statuetta. E’ vero, spesso, troppo spesso, l’Academy è stata molto severa con lui e quest’anno pare sia pronta una rivolta popolare qualora anche stavolta non gli venisse riconosciuto.
Personalmente, contrariamente al pensiero comune, ritengo quasi offensivo che alla fine venga premiato per una delle sue interpretazioni meno riuscite, un intenso sforzo fisico ma che poco da risalto alle sue immense capacità (vedasi The Aviator o il vecchio Buon Compleanno Mr.Grape). Gli unici a poterlo insidiare sono Bryan Cranston per Trumbo, storia di uno dei più grandi sceneggiatori della Hollywood degli anni ’50, inserito nella lista nera del senatore McCarthy perché filo-comunista.
Un altro film considerato tra i grandi favoriti è Il Caso Spotlight, che racconta l’inchiesta del quotidiano Boston Globe sugli abusi sessuali compiuti dai preti cattolici negli Stati Uniti. Nonostante la storia abbastanza lineare e priva di colpi di scena, il film appassiona come un ottimo thriller e il cast, che comprende tra tutti Micheal Keaton, Mark Ruffalo e LievSchrieber, fa un lavoro decisamente egregio che difficilmente però vedrà assegnarsi un oscar per la recitazione, mentre scontato dovrebbe essere quello per la migliore sceneggiatura.
Però si sa, essere i favoriti non vuol dire nulla e gli outsider sono sempre lì alla porta. Tra i film molto clamore ha fatto La Grande Scommessa, che parla della crisi economica negli Stati Uniti nel 2007 ed anche il Ponte delle Spie di Spielberg sulla guerra fredda. Troppo tecnico il primo (se non si mastica di economia alcune cose potrebbero essere poco chiare), troppo scontato il secondo. Ma se vogliamo tornare ai canoni che portano l’Academy a decretare il vincitore, beh, il film di Spielberg rappresenta la pellicola “americana” per eccellenza, ma il solo Mark Rylance meriterebbe la statuetta come migliore attore non protagonista. Per questo trofeo, però, molti scommettono su Sylvester Stallone, tornato per l’ennesima volta nel ruolo di Rocky nel film Creed, e non pensate sia solo un riconoscimento alla carriera, il vecchio Sly qui si comporta più che egregiamente.
I grandi delusi della serata dovrebbero essere George Miller, ingiustamente, per il suo roboante MadMax:fury road, e Ridley Scott che dovrebbe risentire dell’eccessivo tocco da commedia nel suo The Martian.
Nel campo femminile come miglior attrice protagonista la favorita è Brie Larson, per Room, avendo anche vinto il Golden globe, anche perché mancano effettivamente nomi altisonanti o interpretazioni degne di nota tra la concorrenza. Mentre per la migliore attrice non protagonista è probabilmente corsa a due tra Kate Winslet per Steve Jobs e Alicia Vikander per The Danish Girl, e ingiustamente non verrà presa in considerazione Jennifer Jason Leigh per The Hateful Eight, la nota più lieta del film di Tarantino.
A proposito di note, questo dovrebbe essere finalmente l’anno anche di Ennio Morricone, che dopo aver vinto solo l’oscar alla carriera, dovrebbe aggiudicarsi quello per migliore colonna sonora per The HatefulEight, un pizzico anche di Italia non guasta mai per farci sentire per qualche secondo un pochino patriottici.
Di seguito le previsioni:
Miglior Film
Vincerà: Il Caso Spotlight
Meritava di più: Il Caso Spotlight
Migliore Regia Vincerà: Alejandro Gonzales Inarritu per Revenant Meritava di più: alla pari con Frank Miller per MadMax: FuryRoad
Miglior Attore Protagonista
Vincerà: Leonardo Di Caprio per Revenant
Meritava di più: alla pari con Bryan Cranston per Trumbo
Migliore Attrice Protagonista Vincerà: Brie Larson per Room
Meritava di più: Brie Larson per Room
Miglior Attore Non Protagonista Vincerà: Silvester Stallone per Creed
Meritava di più: Mark Rylance per Il Ponte delle Spie
Migliore Attrice Non Protagonista Vincerà: Kate Winslet per Steve Jobs
Meritava di più: Jennifer Jason Leigh per The HatefulEight
Migliore Sceneggiatura Originale Vincerà: Il Caso Spotlight Meritava di più: Il Caso Spotlight
Migliore Sceneggiatura Non Originale Vincerà: La Grande Scommessa Meritava di più: Room
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