Riceviamo e volentieri pubblichiamo di: Flavia Brescia dell’assemblea della casa delle Donne
Tra i tanti centri liberati a Napoli c’è ne uno di importanza fondamentale ed è “La Casa delle Donne in Via Rampe Carlo Maggiore Pignatelli 12uno spazio liberato dalle donne per le donne.
Circa una ventina di donne, quotidianamente, si occupa di problemi legati a loro stesse, un centro importante, e non solo di ascolto, dove, tra le tante attività è stato anche istituto, un presidio di salute solidale, vari incontri come movimento NUDM sulla legge 194 con la Ricciardelli e un Osservatorio Giuridico con alcune compagne avvocatesse per discutere sulla convenzione di Istanbul e mettere insieme le esperienze giuridiche condivise.
Ma le attività sono tante, dalle presentazioni di libri, video, e convegni tutti legati all’ universo femminile, ai problemi da risolvere, come dalle violenze subite a una libertà abitativa.
Ieri, 21 Dicembre, la casa delle Donne di Napoli /bene comune, ha aperto le porte alla fumettista napoletana, Cristina Portolano.
Quasi Signorina, il suo primo libro a fumetti (topipittori) è un autobiografia che convince subito critica appassionati del genere, adulti, bambini e ragazzi, con la possibilità di approfondire temi legati all’identità di genere, alla crescita personale, all’incapacità di adattarsi a un’educazione tradizionale, tra una conversazione con Maradona ( amico immaginario) e una lettera a Barbie, desideri e aspirazioni.
Un cambiamento importante per la vita delle donne porta con sè: l’arrivo della prima mestruazione.
Partendo da questi ingredienti l’idea di aprire le porte della Casa delle Donne di Napoli, per la prima volta, alle bimbe e ai bimbi della città.
Un workshop, la lettura di alcune pagine il racconto di Cristina, le curiosità e la spontaneità che contraddistingue l’essere bambini e bambine hanno permesso ieri di realizzare un momento unico, di esperienza condivisa.
Venti tra bambine/i presenti, tra cui una cooperativa sociale che opera ai quartieri spagnoli, “l’officina dei sogni” hanno dato vita alla casa, merenda per i piccoli aperitivo per gli adulti, pagine lette e tanta socialita’ hanno abitato la casa delle Donne di Napoli /bene comune
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