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Jack Lang a Capodimonte “ancora non risolto il problema del sorvolo aereo”
Green Italia, Possibile e WWF presentano osservazioni al Piano della Sicurezza Aeroportuale
di
Carmine Maturo
10 luglio 2017
“Avete fatto tante cose belle ma non avete ancora risolto il problema del sorvolo degli aerei” ha più volte ribadito nel suo intervento nella sala della Culla di Capodimonte
Jack Lang
, già ministro della Cultura, della Comunicazione e dell’Educazione nazionale francese invitato domenica 9 luglio a partecipare al dibattito “
Capodimonte dopo Picasso
” su arte, cultura e sviluppo dell’Europa.
Tanti infatti sono gli aerei che hanno sorvolato il
Palazzo Reale di Capodimonte
nel corso dell’incontro e durante il concerto a cura del San Pietro a Majella Combo Jazz Orchestra, nonostante le assicurazioni da parte degli enti preposti che in questi giorni hanno annunciato che “anche se i voli aumentano del 25% si riduce l’inquinamento acustico e atmosferico del 50%”
Intanto
Green Italia, WWF Napoli e Possibile Napoli
hanno inviato delle osservazioni al Piano di Rischio Aeroportuale, presentato dal Comune di Napoli, che deve fornire indicazioni e prescrizioni per la tutela dai rischi connessi all’attività aerea, principalmente mediante il contenimento del carico antropico e delle attività incompatibili.
Secondo gli
ambientalisti
Il piano concentra l’attenzione solo su un ristretto ambito del territorio comunale, quello più vicino alla pista di decollo e atterraggio. Purtroppo – fanno notare gli ambientalisti nelle loro osservazioni – data la collocazione cittadina dell’aeroporto e l’andamento collinare del territorio comunale, il rischio riguarda altre vaste aree residenziali, sorvolate a quote anche molto basse da centinaia di aerei che si susseguono a distanza di qualche minuto l’uno dall’altro nelle manovre di atterraggio e di decollo su Napoli.
Questo rischio, di fatto ignorato nel Piano, sarà sempre più elevato dato il processo di crescita esponenziale dell’
Aeroporto di Capodichino
programmato nel
Master Plan 2014-2023.
In un territorio dove la Stazione ferroviaria viene follemente collocata in aperta campagna, lontano dal centro abitato e del tutto scollegata dalle rete infrastrutturale, Green Italia Campania si chiede perché non si possano attuare le scelte del Piano Regolatore di Napoli che non prevede nessuna funzione aeroportuale nell’area di Capodichino, destinandolo a parco urbano.
La scelta infrastrutturale sostenibile per una moderna area metropolitana – fa notare Green Italia Campania – dovrebbe essere quella di avere la principale stazione ferroviaria all’interno dell’aera urbana mentre l’aeroporto, correttamente collegato, dovrebbe essere delocalizzato al suo esterno. Non chiediamo di ridurre il turismo, anzi desideriamo che aumenti e vedere la nostra città sempre più valorizzata e conosciuta dal turismo internazionale, ma in una prospettiva in cui lo sviluppo turistico coincida con il miglioramento della qualità e salubrità ambientale.
Per coniugare la sicurezza e la sostenibilità ambientale allo sviluppo del territorio c’è un’unica soluzione per Green Italia Campania: avviare un dibattito serio per puntare a realizzare un nuovo aeroporto per la Città Metropolitana di Napoli fuori dal centro abitato. La delocalizzazione degli aeroporti infatti, molto comune nelle grandi metropoli europee come
Barcellona, Berlino, Parigi
, ha determinato indubbi vantaggi sia per potenziamento dell’aeroporto stesso sia per le città che hanno migliorato, in un’ottica di sviluppo sostenibile, la loro qualità ambientale.
Il confronto con la città di Barcellona evidenzia che a fronte dei circa sei milioni di viaggiatori annui di Capodichino (con il limite normativo invalicabile di 8 milioni), l’aeroporto El Prat di Barcellona (delocalizzato a mezz’ora dal centro cittadino) conta oggi 37 milioni di viaggiatori annui questo significherebbe per la città di Napoli la vera svolta economica e sostenibile. Infine Green Italia Campania chiede che il monitoraggio antirumore dichiarato sul sito dell’aereoporto di Capodichino delle 8 centraline (testate 06 e 24, Capodimonte,
Casoria
, Mobile Istituto Minucci, Orto Botanico, Calata Capodichino, Scuola Casoria) sia reso pubblico, in tempo reale e comunicato quando non sono in funzione e soprattutto, conclude Green Italia gestite dall
‘Arpac
(L’Agenzia Regionale protezione ambientale della Campania) ente preposto alla tutela della salute e dell’ambiente dei cittadini campani
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