Caro Aragno, non ho messo voce nella questione folle perché solo dal vivo pensavo di dover intervenire ed altri impegni me lo hanno impedito. Non so quando mi ricordo che mi ero proposto per scrivere con Luciano un protocollo di Salute Mentale, non sul solo Tso il cui ragionarci sopra ha fatto del male anche a tua madre. Nonostante i poteri limitati il Comune, ma credo sia giunto il momento di un salto verso la Città Metropolitana, possiamo fare un progetto sull’assistenza sociale, sul Reinserimento sociale, sul diritto all’emancipazione ed altre forme di sostegno e partecipazione umana, cooperazione sociale e lavorativa, che sono i veri strumenti di PREVENZIONE in Salute Mentale. La Salute Mentale non è la Psichiatria, chiusa in protocolli farmacologici e di esclusione sociale! L’attacco alla Regione, tanto più necessario adesso che nella migliore delle ipotesi si usano i tagli per togliere tutti i diritti sanitari, figurati quelli sull’emancipazione dei sofferenti psichici, si basa su questo salto di qualità, ma l’ho proposto io, che non sono nessuno. Ti hanno mai informato di questa idea? La responsabilità istituzionale implica di arrivare ad un Osservatorio Regionale ma anche di avere idee chiare nel merito e non farsi manipolare dai dettagli che sono usati come leve per togliere a tutti la Salute Mentale. Concordo sull’idiozia delle baruffe chiozzotte del Comitato, ma cosa fanno le decine di migliaia di sofferenti psichici e familiari? Riabilitatori, sanitari, operatori delle cooperative? Psichiatria democratica, SIP e Università? Cittadini partecipanti? Questi ultimi come tutti gli altri mi hanno escluso o ignorato. Scrivere in rete è la mia unica arma, espormi come eretico ogni volta dal vivo serve meno, ma non so evitarlo. Il comitato Sanità mi ha cancellato dalla mailing list…senza farmene neanche una colpa ragionevole come hai subito tu dal comitato Salute Mentale. Io non esisto, tranne quando devo coprire i turni all’SPDC di Giugliano. Indovina perché?