Come voci in balia del vento. Un viaggio nel tempo tra storia personale e storie collettive. Storie delle tante donne contadine che tra il 1944 e il 1950 intrapresero l’ardua lotta per l’attuazione della riforma agraria. Le interviste si mescolano alla storia personale di Gisella Modica. La narrazione è racchiusa tra una doppia nascita e una morte.
L’autrice interroga le testimoni di una stagione dimenticata, quella dell’occupazione delle terre in una Sicilia tra Fascismo e Dopoguerra, dove a comandare erano i latifondisti spalleggiati dalla Mafia e i braccianti morivano di fame. Un racconto in tre tempi: il tempo dei fatti, quello della ricerca e infine quello in cui le voci raccolte, che sembravano confuse, diventano finalmente una Storia restituita alle protagoniste e alle lettrici.
Figure indimenticabili per forza e intelligenza, eppure dimenticate anche dallo stesso Partito per cui militavano a rischio della loro stessa vita. Ma che i “compagni” ritenevano inaffidabili perché donne, il parroco teneva fuori dalle chiese perché comuniste e le comari criticavano perché non stavano al posto loro.
Ma loro c’erano e nei cortei, dirette verso gli sterminati feudi dei padroni, portavano le bandiere rosse e lo stendardo con il cuore di Gesù. Tra la nascita diuna figlia e la morte della madre, le voci di quelle contadine restano mute per vent’anni. È il divenire adulta, il rinascere madre a se stessa, che consentrà a Gisella di trovare il filo che intreccia la sua con quelle di altre vite, vite che ci parlano da una realtà lontana nel tempo – il tempo delle lotte dei braccianti e della strage di Portella della Ginestra – ma che, ben prima del femminismo, ci mostrano quella differenza politica che ancora si ostina a ignorare. L’Assemblea della Casa delle Donne/ bene comune converserà con l’autrice e con Nadia Nappo, Floriana Coppola e Maria Rosaria Mariniello. Introduce: Stefania Tarantino.
Gisella è una cara amica di Palermo della Rete delle Città vicine e della Società italiana delle letterate
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