Riceviamo e volentieri pubblichiamo di: Franco Bianco
Dal Rapporto Istat “La povertà in Italia – Anno 2016“, del 13 Luglio 2017 (https://www.istat.it/it/files/2017/07/Report_Povertà_2016.pdf?title=La+povert%C3%A0+in+Italia+-+13%2Flug%2F2017+-+Testo+integrale+e+nota+metodologica.pdf) (rapporto completo)
DEFINIZIONI:
ALCUNI DATI:
Nel 2016 si stima siano 1 milione e 619mila le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742mila individui. Rispetto al 2015 si rileva una sostanziale stabilità della povertà assoluta in termini sia di famiglie sia di individui.
Anche la povertà relativa risulta stabile rispetto al 2015. Nel 2016 riguarda il 10,6% delle famiglie residenti (10,4% nel 2015), per un totale di 2 milioni 734mila, e 8 milioni 465mila individui, il 14,0% dei residenti (13,7% l’anno precedente).
DOMANDA: perché Renzi, Poletti, Padoan, Boschi &C non ne parlano mai? Perché non dice, l’ex fenomeno di Rignano, che nel corso dei suoi tanto (da lui stesso) magnificati “1.000 giorni” la povertà in Italia non solo non è diminuita ma è addirittura peggiorata? E perché nessun giornalista o interlocutore gli fa mai questa domanda? Come spiega che questo – l’aumento della povertà – sia avvenuto nonostante che il PIL nel 2016 sia aumentato (seppur molto leggermente), a dimostrazione che la crescita del Pil non rispecchia le condizioni di vita della popolazione e che quindi i benefici, già modesti, vanno da qualche altra parte? Sarà bene ricordarsene.
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