Complimenti per l’articolo. Sulla questione immagino che il titolo meriti una risposta : Io credo di sì , e’ una boutade elettorale . Siamo in un mondo ci piaccia o no globalizzato , in cui esiste solo il grande e il piccolo viene spazzato via. Noi come Italia siamo minuscoli : ho difficoltà a pensare come regno di Napoli cosa saremmo nel mercato globale 😊 E allora siamo in scia col trand politico nazionale che tende a fare battute al rialzo per stupire e prendere la scena . Può anche funzionare nel breve ma temo che i cittadini sono più interessati a bus e metro che passino in orario, biglietterie funzionanti , città pulita e magari un idea seria di città del futuro, magari passando per la sfida dell’ecosostenibilità che ad oggi e’ la grande assente da sempre nel dibattito politico cittadino
alla “enorme” manifestazione del 1957 in Sudtirol i partecipanti erano 35.000 praticamente a Napoli si manifesta contro il “potere” a Fuorigrotta ad ogni partita del Napoli…il paragone non regge anche perchè quella è gente di montagna che si sacrifica e si è costruita il benessere passo dopo passo lavorando duramente. I sindaci di lassù (Sudtirol) si adoperano per creare entrate e spendere bene per il comune, mantenerlo pulito e con infrastrutture degne di un paese civile. La cancellazione del debito, e a che titolo? Studiare e programmare per non pagare il dovuto? Una presa di posizione che manifesta il malcostume dilagante : non restituire il dovuto, spendere e spandere e poi cancellare… Sarebbe auspicabile che persone che percepiscono uno stipendio ogni mese, oggi cosa rara, svolgessero il lavoro per cui sono pagati,al servizio dei cittadini,invece di cercare affannosamente un nuovo filone elettorale. Purtroppo abbiamo capito il giochetto, con l’augurio sincero di trovare una nuova poltrona, noi guardiamo oltre in attesa che passino i mesi che mancano alla elezione del nuovo sindaco.
Basta dare spazio a questo “personaggetto”. Andasse a lavorare…chi ha il problema di mettere un piatto a tavola si sente preso in giro da questi figli di papa’ che hanno sempre avuto la “mangiatoia vascia”…
il paragone tiene eccome, evidentemente non hai calcolato la percentuale di persone che Silvius Magnago mobilitò in quegli anni. Nel ’57 vivevano in Sudtirol poco più di 80000 persone quindi fu portato in piazza quasi la metà degli abitanti, come se a Napoli a dichiarare l’autonomia fossimo in 450000!!! E credo che sia un numero congruo, se poi ci aggiungi che in quegli anni era anche difficile muoversi dalle valli alpine capirai che quei 35000 valevano per tutti. Un movimento di popolo autentico. Per quanto riguarda i debiti non c’entra niente il dovuto, perché a fronte di lavori effettuati i denari vanno corrisposti. Ma il debito di Napoli è fatto di speculazioni passate e presenti e quelle vanno capite, contestate ed eliminate perchè illegittime. Sul tema ti consiglio di leggere il sito di Massa Critica.